“Le cure psicologiche non si sa quando finiscono e quanto costeranno”
Una difficoltà nel chiamare uno psicologo è data dal fatto che spesso si ha il timore di iniziare un percorso che durerà anni, per cui anche l'investimento economico diventa importante.
Ad onor del vero già dai primi colloqui, in base alla problematica presentata, si stipula un "contratto terapeutico" sugli obiettivi che il cliente intende raggiungere e si ha un'idea di massima sulla tempistica del percorso psicologico.
L’Ordine Nazionale degli Psicologi e gli ordini regionali degli Psicologi forniscono delle indicazioni orientative sui costi delle prestazioni psicologiche, alla voce “seduta di consulenza e/o sostegno psicologico individuale” corrisponde una tariffa minima di 35 euro e massima di 115 .
Quindi il costo risulta piuttosto variabile e in ogni caso si può contattare il professionista per conoscere le tariffe da lui applicate.
Una difficoltà nel chiamare uno psicologo è data dal fatto che spesso si ha il timore di iniziare un percorso che durerà anni, per cui anche l'investimento economico diventa importante.
Ad onor del vero già dai primi colloqui, in base alla problematica presentata, si stipula un "contratto terapeutico" sugli obiettivi che il cliente intende raggiungere e si ha un'idea di massima sulla tempistica del percorso psicologico.
L’Ordine Nazionale degli Psicologi e gli ordini regionali degli Psicologi forniscono delle indicazioni orientative sui costi delle prestazioni psicologiche, alla voce “seduta di consulenza e/o sostegno psicologico individuale” corrisponde una tariffa minima di 35 euro e massima di 115 .
Quindi il costo risulta piuttosto variabile e in ogni caso si può contattare il professionista per conoscere le tariffe da lui applicate.
“Nello studio dello Psicologo ci si sdraia sul lettino”
Spesso l’aspettativa di chi si reca dallo Psicologo per la prima volta è di trovarsi un lettino, sul quale distendersi, per raccontarsi, mentre lo Psicologo rimane alle sue spalle, svolgendo un ruolo piuttosto passivo. In realtà, la maggioranza dei trattamenti psicologici e psicoterapeutici prevede che i due interlocutori siano seduti uno di fronte all’altro.
Esclusivamente alcuni interventi di tipo psicoanalitico prevedono che il paziente sia steso su un lettino e che il professionista sia seduto dietro di lui, al di fuori della sua visuale, per favorire le libere associazioni.
Spesso l’aspettativa di chi si reca dallo Psicologo per la prima volta è di trovarsi un lettino, sul quale distendersi, per raccontarsi, mentre lo Psicologo rimane alle sue spalle, svolgendo un ruolo piuttosto passivo. In realtà, la maggioranza dei trattamenti psicologici e psicoterapeutici prevede che i due interlocutori siano seduti uno di fronte all’altro.
Esclusivamente alcuni interventi di tipo psicoanalitico prevedono che il paziente sia steso su un lettino e che il professionista sia seduto dietro di lui, al di fuori della sua visuale, per favorire le libere associazioni.
"Se si ha bisogno di sfogarsi, non serve andare dallo psicologo, è sufficiente parlare con un amico"
Luogo comune da sfatare parzialmente. Perché è naturale che parlare con un amico dia sollievo nei momenti di difficoltà e spesso l'amico abbia per noi un consiglio per risolvere le piccole crisi che ci troviamo ad affrontare.
Confidarci e confrontarci con una persona di cui ci fidiamo è piacevole, saggio e sicuramente “sano”.
Allo stesso tempo, è anche qualcosa di completamente diverso dall’intervento di una figura professionale quale quella della psicologo.
Lo Psicologo non è un amico, non possiede esclusivamente capacità di comprensione ed empatia, poiché in aggiunta a ciò possiede anche le conoscenze sulla mente umana e sul suo funzionamento, oltre alle competenze scientifiche necessarie per prevenire e risolvere un disagio psicologico.
Lo Psicologo infatti possiede gli strumenti e le tecniche che la ricerca gli ha fornito per guidare il paziente verso la comprensione e la modificazione attiva di quei comportamenti, atteggiamenti, credenze e affetti che possono essere causa della sua sofferenza.
Luogo comune da sfatare parzialmente. Perché è naturale che parlare con un amico dia sollievo nei momenti di difficoltà e spesso l'amico abbia per noi un consiglio per risolvere le piccole crisi che ci troviamo ad affrontare.
Confidarci e confrontarci con una persona di cui ci fidiamo è piacevole, saggio e sicuramente “sano”.
Allo stesso tempo, è anche qualcosa di completamente diverso dall’intervento di una figura professionale quale quella della psicologo.
Lo Psicologo non è un amico, non possiede esclusivamente capacità di comprensione ed empatia, poiché in aggiunta a ciò possiede anche le conoscenze sulla mente umana e sul suo funzionamento, oltre alle competenze scientifiche necessarie per prevenire e risolvere un disagio psicologico.
Lo Psicologo infatti possiede gli strumenti e le tecniche che la ricerca gli ha fornito per guidare il paziente verso la comprensione e la modificazione attiva di quei comportamenti, atteggiamenti, credenze e affetti che possono essere causa della sua sofferenza.
“Io sono il miglior psicologo di me stesso”
E’ indubbio che siamo i maggiori conoscitori di noi stessi.
Qualsiasi professionista della salute mentale non sarà mai in grado di conoscerci e aiutarci se non siamo noi a consentirglielo e a lasciargli la “porta aperta” o almeno socchiusa…
Ci sono momenti, però, in cui è proprio il fatto di “essere nella nostra pelle” e di "non riuscire a vederci dal di fuori" che non ci permette di trovare la chiave per risolvere le situazioni che ci fanno soffrire. È necessario allora un punto di vista esterno, imparziale, obiettivo e soprattutto capace, perché supportato dall’esperienza e dalle conoscenze scientifiche.
E’ indubbio che siamo i maggiori conoscitori di noi stessi.
Qualsiasi professionista della salute mentale non sarà mai in grado di conoscerci e aiutarci se non siamo noi a consentirglielo e a lasciargli la “porta aperta” o almeno socchiusa…
Ci sono momenti, però, in cui è proprio il fatto di “essere nella nostra pelle” e di "non riuscire a vederci dal di fuori" che non ci permette di trovare la chiave per risolvere le situazioni che ci fanno soffrire. È necessario allora un punto di vista esterno, imparziale, obiettivo e soprattutto capace, perché supportato dall’esperienza e dalle conoscenze scientifiche.
“Dallo Psicologo ci vanno i matti”
Consultare uno Psicologo non significa essere "svitati" o "diversi", quanto piuttosto accorgersi di eventuali stati conflittuali che possono influire sul proprio benessere.
La sofferenza mentale esiste e tutti possiamo sentire dentro noi stessi dei momenti di sofferenza.
Stare male dal punto di vista psicologico può significare essere talmente tristi da non trovare conforto in nulla, talvolta da pensare che la vita non riservi più nulla di positivo, tanto da non esserne più interessati. Può significare avere dei pensieri fissi che si ostinano a stare nella nostra mente e ostacolano il nostro vivere poiché non sappiamo come mandarli via. Può significare avere paura di qualcosa che in qualche modo ci immobilizza e non ci permette di essere sereni.
È importante sapere distinguere quando la sofferenza psicologica è funzionale, poiché ci permettere di comprendere che potremmo star meglio, quando è passeggera, come in un periodo di forte stress, da quando è ostacolante ed è utile cercare un supporto.
Andare dallo psicologo, non vuol dire essere "matti", o "diversi", al contrario, significa essere responsabili, prendersi cura della propria persona e migliorare la propria qualità di vita.
Consultare uno Psicologo non significa essere "svitati" o "diversi", quanto piuttosto accorgersi di eventuali stati conflittuali che possono influire sul proprio benessere.
La sofferenza mentale esiste e tutti possiamo sentire dentro noi stessi dei momenti di sofferenza.
Stare male dal punto di vista psicologico può significare essere talmente tristi da non trovare conforto in nulla, talvolta da pensare che la vita non riservi più nulla di positivo, tanto da non esserne più interessati. Può significare avere dei pensieri fissi che si ostinano a stare nella nostra mente e ostacolano il nostro vivere poiché non sappiamo come mandarli via. Può significare avere paura di qualcosa che in qualche modo ci immobilizza e non ci permette di essere sereni.
È importante sapere distinguere quando la sofferenza psicologica è funzionale, poiché ci permettere di comprendere che potremmo star meglio, quando è passeggera, come in un periodo di forte stress, da quando è ostacolante ed è utile cercare un supporto.
Andare dallo psicologo, non vuol dire essere "matti", o "diversi", al contrario, significa essere responsabili, prendersi cura della propria persona e migliorare la propria qualità di vita.